Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Il benessere dei dipendenti è oggi strettamente collegato al benessere dell’organizzazione stessa, per questo non c’è da stupirsi di come sempre più aziende decidano di implementare attività di welfare per combattere lo stress e favorire la gestione dei picchi di lavoro.
Un problema, quello dello stress, che non riguarda però solo le grandi organizzazioni, ma anche le piccole imprese e le startup, in cui i membri del team sono spesso chiamati a risolvere problemi diversi tra loro, cambiando rapidamente prospettiva per poter innovare i processi e rimanere competitivi sul mercato. Ed è lo stesso motivo per cui abbiamo deciso di dedicarci al nostro benessere, sperimentando per la prima volta la mindfulness.
L’insieme delle pratiche che noi oggi chiamiamo mindfulness e il loro arrivo in occidente sono il frutto degli studi di Jon Kabat - Zinn, biologo e professore della University of Massachusetts Medical School. Nella seconda metà degli anni ’60 Kabat - Zinn si appassiona alle pratiche meditative e, a partire dai precetti del Buddhismo, sviluppa la mindfulness, tecnica volta ad aiutare le persone a ridurre il dolore e combattere lo stress attraverso un percorso strutturato.
Questo tipo di meditazione risulta molto utile per focalizzare la propria attenzione sul “qui e ora”, per prendere consapevolezza di sé. Infatti, il suo significato letterale tradotto dall’inglese è “attenzione cosciente, consapevolezza”. Un tipo di meditazione che serve a cambiare prospettiva e osservare le cose nel loro insieme.
Se non si è pratici con il mondo della meditazione o lo si approccia per la prima volta, potrebbe sembrare difficile orientarsi tra le diverse discipline e distinguerle dalla più famosa, lo yoga.
Volendo fare un parallelismo tra le due pratiche, si potrebbe dire che, “se la concentrazione - in questo caso lo yoga - può essere paragonata a una lente d’ingrandimento posta sopra un oggetto, la mindfulness è come un grandangolo che inquadra l’intero orizzonte". Come quando, osservando un quadro, si fa un passo indietro per avere la visione d’insieme.
Oltre a poter essere praticata a casa in autonomia (o con l’aiuto di un’app) oppure in palestra guidati da un insegnante, la mindfulness può acquisire una grande importanza anche in contesti lavorativi. Infatti, questa pratica aiuta a guardare quella che può sembrare una montagna insormontabile di impegni, scadenze e problemi e a gestirla senza essere sopraffatti dallo stress.
“L'approccio permette al dipendente di essere più consapevole delle proprie tensioni e difficoltà e quindi di acquisire gli strumenti per affrontarle, trasformarle e renderle produttive per il proprio lavoro. Che sia un lavoro individuale o un lavoro basato sulle relazioni, come ad esempio quello svolto da un responsabile commerciale, la mindfulness permette di mantenere una concentrazione forte e produttiva verso l'obbiettivo, di non sprecare le energie mentali ma di convogliarle verso ciò che si vuole ottenere” ci conferma- Tiziana Trimarchi, Wellness Manager, e Yoga and Meditation Teacher di Spazio Intreccio, a cui ci siamo rivolti per imparare la disciplina della mindfulness.
Abbiamo testato in prima persona i benefici della mindfulness inserendola come programma di welfare aziendale. Ogni lunedì, da circa un paio di mesi, prima della pausa pranzo ci concediamo un’ora di meditazione per raccogliere i pensieri, distendere i muscoli e la schiena e cominciare la settimana con il piede giusto.
“Abbiamo deciso di regalare a tutto il nostro team 60 minuti da dedicare a se stessi ogni lunedì. Non è un caso che il giorno da noi scelto sia proprio il più caotico e stressante della settimana. Per noi il benessere di ciascuna delle persone che ogni giorno lavora per e con la nostra azienda viene prima di tutto. Dal nostro punto di vista questa ora fuori ufficio non va vista e vissuta come tempo sottratto al lavoro, bensì come investimento sulla felicità e l’armonia di team che rappresenta il successo dell’azienda”
Marianna - Founder di Just Knock
“Essere centrati e consapevoli migliora la comunicazione sul lavoro, creando una buona atmosfera in azienda. Un clima aziendale sereno è fondamentale nello stimolare la collaborazione e affrontare le difficoltà che si possono incontrare durante una giornata lavorativa”, ci ha spiegato Tiziana.
E possiamo dire che anche l’allungamento fisico e la gestione del respiro praticate, ci stanno aiutando a rendere corpo e mente più flessibili, permettendoci di affrontare le giornate con maggiore positività.
“Altro beneficio importante creato dalla mindfulness in azienda, è l'aumento della creatività, ovvero della capacità di generare idee innovative. Questa predisposizione è molto importante per il mercato di oggi che risulta essere in continuo cambiamento ed evoluzione” ha concluso Tiziana.
Meditare attraverso la tecnica mindfulness rende la mente più lucida, creativa e concentrata, ma soprattutto è un’attività che chiunque può praticare, anche nella tranquillità della propria casa, indipendentemente dal livello di praticità che si ha con questa disciplina.
Ecco le regole base per provare un esercizio di mindfulness:
Avete provato ma non riuscite a placare il flusso di pensieri nella vostra mente?
E’ normale riscontrare qualche difficoltà all’inizio, ma niente paura perché anche questa volta la tecnologia viene in nostro soccorso proponendoci diverse App che fungono da guida alla meditazione! Tra le migliori sul mercato vi suggeriamo Headspace e Calm (testate personalmente dal nostro team). Infine, un’altra valida alternativa sono i video tutorial di YouTube.
Insomma, non ci sono più scuse per non provare questa disciplina: siete pronti a focalizzarvi sul vostro benessere?