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La creatività e il senso estetico di Marta da 3 anni in Just Knock

Just Knock

09/07/2020

In occasione del suo anniversario in azienda, la nostra UX/UI Designer Marta racconta il suo percorso di crescita, le scelte che l'hanno condotta a bussare alla porta di Just Knock e cosa ha significato per lei lanciare la sua carriera all'interno di una start up.

 

RACCONTACI UN PO' DI TE

Mi chiamo Marta, ho 30 anni e oggi festeggio 3 anni in Just Knock come UX/UI & Graphic Designer.

E’ proprio vero che quando lavori in una start up il tempo assume una deformazione inaspettata.

Il carico è sempre tanto ma la passione per quello che fai ti assorbe completamente.

Per capirci: 1 anno ti sembra 1 mese, ma invecchi a doppia velocità.

 

COM’È STATO IL TUO PERCORSO FORMATIVO E COME HAI CONOSCIUTO JK?

Mai avrei pensato, anni fa, di poter trovare un luogo di lavoro che assomiglia più ad una casa che ad un ufficio, e il mio percorso per arrivare a quella porta (in cui non ci sono campanelli ma puoi solo bussare) è stata tutt’altro che lineare.

Ho sempre amato la natura e i suoi meccanismi. Il mio gioco preferito da bambina (ma anche oggi) era quello di esplorare e meravigliarmi. Ci ho sempre trovato grande conforto ed ispirazione sia per la bellezza gratuita che potevo ammirare sia per la creatività intrinseca di tutto ciò che vive, coi suoi modi pragmatici e sagaci di arrangiarsi.

Con queste premesse mi iscrissi al corso di laurea in Scienze Ambientali. Un’esperienza unica che mi ha aperto la mente e c’ha messo dentro un universo colorato.

Più avanti invece mi accorsi che il mondo della consulenza ambientale era piuttosto in bianco e nero, come i file word che compilavo e gli inceneritori che ispezionavo.

Dopo poco ho capito che mi mancava qualcosa. C’era una parte di me che doveva ancora uscire, quella creatività che tanto avevo osservato ora volevo esprimerla.

Allora decisi di seguire un corso professionalizzante per Grafica pubblicitaria e mi resi conto che quella era la strada giusta.

Certo è che in un’epoca smart come questa, avevo bisogno anche di un approfondimento sul mondo digitale e il corso di User Experience Design presso la Tag Innovation School a Milano è stato fondamentale.

Proprio lì inizia la mia storia con Just Knock.

Un giorno Marianna entra in classe e ci lancia una challenge: ripensare il sito di Just Knock per migliorarne l’esperienza. Tutto in 24 ore. Beh, le sfide mi sono sempre piaciute e adoravo la mission aziendale. Il progetto fu molto apprezzato e dopo un colloquio in cui capimmo entrambe di avere un po' la stessa attitudine alla vita e al lavoro, fui accolta nella squadra.

 

COM’È STATO L'INIZIO?

I primi mesi sono stati molto pregni ed emozionanti perché l’idea di dare nuova vita ad un progetto così meritevole mi dava un sacco di carica.

All’inizio la sensazione era quella di stare di fronte ad una casa da ristrutturare con in mano solo una scopa e uno straccio. Ti domandi “E adesso da dove inizio?”.                 

Il sito, l’immagine coordinata, i social, le presentazioni commerciali: era tutto da rinfrescare e migliorare.

Quindi la cosa più importante è stata dare una priorità alle necessità. Gerarchia che spesso e volentieri cambiava velocemente, il che rendeva le giornate molto dinamiche e la mia creatività si allenava ad essere flessibile ed efficiente. 

 

QUALI SONO STATE LE MAGGIORI DIFFICOLTÀ?

In generale i momenti più difficili sono sempre quelli in cui il carico di lavoro si accumula, i tempi sono serrati e bisogna trovare soluzioni snelle che facciano contenti tutti.

In particolare un periodo è stato abbastanza pesante: quando c’è stato lo switch dalla piattaforma vecchia a quella nuova.

Come prevedibile tante piccole cose non sono andate lisce al primo colpo e tutti mi facevano notare quanto ci fosse ancora da fare per migliorare. 

Mi sentivo proprio un “ufficio reclami” ma ci ridevamo tutti su.

Quel momento è stato l’emblema del fatto che non esistono punti di arrivo ma solo nuove partenze.

 

QUALI SONO STATI I MOMENTI PIU BELLI?

Di momenti belli ce ne sono stati tanti, soprattutto divertenti.

Ogni giorno è un’avventura quando vivi così a stretto contatto col team perché emergono tutti i lati più nascosti ed esilaranti delle persone.

Dalle manie più assurde alle sensibilità più tenere.

Quello che ho sempre amato del team di Just Knock è il clima spontaneo in cui, come in ogni famiglia che si rispetti, puoi anche tirarti i piatti ma non si va mai a letto senza aver fatto pace.

 

COSA SOGNI PER JUST KNOCK?

Vorrei che JustKnock fosse un punto d’incontro per tutti quei giovani professionisti che vogliono un’occasione per farsi valere in modo meritocratico, dandogli la possibilità di raggiungere le aziende dei loro sogni.

Vorrei che il metodo che proponiamo fosse uno spunto di riflessione per tutto il settore HR arrivando auspicabilmente a un cambio di rotta drastico per riportare al centro il valore delle persone.


Non di meno, spero che JustKnock diventi per tutti i ragazzi e le ragazze che muovono i primi passi nel mondo del lavoro e che vorrebbero un amico “che ne sa di più” a cui far riferimento.

Ciò che sogno davvero è che quello che facciamo ogni giorno con tanta passione renda il mondo del lavoro più limpido e confortevole, dove vince il migliore ma dove c’è sempre qualcuno pronto a tenderti la mano.

 

 

 

       

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